Save the Music – The Project

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The SAVE THE MUSIC project, created in 2002, aims at promoting and spreading the awareness of the fundamental right to music as an education tool, from kindergarten to old age. Furthermore, the initiative is aimed at constantly putting pressure on the public entities that manage education in general and cultural education, in particular, in order that specific decisions are made capable of restoring this right to each person.

The Save the Music project has become larger: 7 schools throughout the national territory were added to the first 18 schools involved. We furthermore supplied musical instruments for the relevant ‘rehabilitation’ programme in 3 Prisons. The project’s success, monitored throughout time, encourages us to continue on the assumption of not creating talented but better people.

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Salva la Musica – Il Progetto

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Salva la Musica nasce per promuovere e diffondere la pratica musicale nella scuola, quale fondamentale strumento di formazione nell’educazione nonché antidoto e recupero per ogni forma di disagio giovanile sociale. L’apprendimento della musica attiva, stimolando il lavoro di gruppo, migliora l’apertura al processo cognitivo, genera autostima, dimensiona l’ego, ponendo il ragazzo all’ascolto dell’altro e mettendolo nella necessità del rispetto delle regole, educandolo ai valori positivi della pacifica convivenza civile.

La musica diventa dunque un mezzo efficace di comunicazione nella civiltà multietnica, in quanto esprime un linguaggio universale.

La Fondazione Antonio Carlo Monzino (inizialmente denominata De Musica – Fondazione Antonio Monzino) dal 2002 è stata promotrice di questo progetto, ideato da un Comitato costituito appositamente.

Nella prima fase, si sono raccolti fondi durante la tournée estiva 2002 dei Pooh – uno dei promotori dell’iniziativa – che ha portato all’acquisto di un set di strumenti musicali destinato a diciotto scuole italiane, situate in area disagiata, scelte sull’intero territorio nazionale, su segnalazione delle Direzioni Generali Regionali del Ministero dell’Istruzione e con la collaborazione della SIEM. E’ stata così offerta a migliaia di ragazzi la possibilità di migliorare il proprio percorso formativo con l’opportunità di crescita culturale e sociale attraverso la pratica musicale.

Per la concretezza del progetto stesso, si è pensato di accompagnare il percorso delle scuole beneficiate: infatti durante il Disma Music Show di Rimini del 2003 si sono invitati gli istituti scolastici ad uno stage informativo, assieme ai Dirigenti scolastici, ai Docenti ed alle Istituzioni locali, in modo da verificare i risultati raggiunti dai ragazzi in ordine al rendimento scolastico generale ed al comportamento nella socializzazione nonché le prospettive future della loro formazione.

I dati di questo monitoraggio, effettuato nel mese di maggio 2004 sono stati pubblicati in un fascicolo dal titolo “Salva la Musica: dalle parole … ai fatti”. Il progetto Salva la Musica in questi anni, si è ampliato: alle prime 18 scuole coinvolte, se ne sono aggiunte altre 7 sul territorio nazionale. Si è inoltre provveduto alla fornitura di strumenti musicali per il programma di “recupero” in 3 Istituti penitenziari (Bollate, Bergamo e Civitavecchia).

Il successo del progetto, monitorato negli anni, ci incoraggia a continuare nel presupposto di non creare talenti ma persone migliori.

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