Chi siamo

chisiamo_photoLa Casa Monzino è attiva dalla seconda metà del ‘700 nella produzione e distribuzione di strumenti musicali.

Questa lunga tradizione ha fatto sentire ai cinque Fratelli Monzino (VII Generazione) la forte responsabilità di mettere a disposizione della comunità l’esperienza, la competenza e la cultura acquisita nel campo musicale dalla Famiglia fino ad oggi.

Questa volontà si è concretizzata il 10 giugno 1999 nella costituzione della “Fondazione Antonio Carlo Monzino”, già De Musica Fondazione Antonio Monzino.

In quell’occasione, Antonio Monzino VI ha donato al Museo Civico di Strumenti Musicali del Castello Sforzesco di Milano, una collezione privata di 79 antichi strumenti musicali dalla fine ‘600 al 1930, per dare a tutti e specialmente alle giovani generazioni l’opportunità di ammirare ciò che l’ingegno umano può costruire.

L’atto verrà formalizzato il 9 febbraio 2000.

È questo il primo passo per trasmettere i principi ispiratori della Famiglia e della Fondazione stessa: diffondere l’apprendimento della musica, fin dall’infanzia, come insostituibile componente formativa nella nostra educazione per la funzione che la conoscenza del linguaggio e la pratica musicale, possono svolgere nell’ambito dello sviluppo cognitivo e comportamentale della persona.

Queste convinzioni sono supportate dalla ricerca scientifica in materia di correlazioni tra “Musica e Cervello” e “Musica e Benessere” là dove la pratica musicale ha un ruolo positivo nel potenziare le connessioni neurologiche delle attività cerebrali coinvolgendo l’individuo sul piano emozionale. Sul piano relazionale, fare musica, favorisce l’autostima, la comunicazione non verbale, l’aggregazione sociale e multiculturale, consente la prevenzione ed il recupero dal disagio esistenziale, anche nell’ambito di patologie degenerative gravi.

Dice Antonio VII…”lavoriamo con la consapevolezza della tradizione, credendo nella Famiglia, nelle attività imprenditoriali del Gruppo e nei valori che ne accompagnano il cammino, ma con lo sguardo rivolto al futuro, nella ferma convinzione che promuovere la conoscenza, il sapere e soprattutto il saper fare riferendomi alla pratica musicale nella formazione dei giovani, sia condizione essenziale per la costruzione di un nuovo Paese…”.

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