Progetto in partnership con:

Pensare al carcere come a un luogo in cui si butta via la chiave non serve a niente. Perché lavorare sul recupero e sul reinserimento delle persone è l’unico vero modo per abbassare il livello di violenza nella società

Lucia Castellano, Direttore II Casa di Reclusione di Bollate dal 2002 al 2011

In questo posto la musica è il solo modo lecito di evadere

Francesco Mondello, Assistente capo coordinatore di Polizia Penitenziaria II Casa di Reclusione di Bollate

Il progetto, creato nel 2010 dalla Fondazione Antonio Carlo Monzino e sviluppato dal 2018 in stretta collaborazione con Milano Musica, con lo scopo di tracciare percorsi funzionali alla riabilitazione e inclusione sociale dei detenuti adulti e di offrire supporto ai giovani in situazione di fragilità grave (minorenni in stato detentivo), prevede la realizzazione di percorsi musicali e proposte differenziate in base alle esigenze manifestate dagli istituti carcerari coinvolti: Casa di Reclusione di Bollate, Carcere di San Vittore e Istituto penale minorile Beccaria di Milano.


IL CONTESTO: Con le dovute differenziazioni tra gli istituti, le case di reclusione rappresentano un contesto dove il disagio sociale è vivo e pesantemente rappresentato.  

OBIETTIVI E FINALITÀ : La Fondazione, attuando il paradigma di recupero al disagio e al percorso riabilitativo attraverso la pratica musicale, si è avvicinata alle diverse realtà sul territorio milanese. Con “Musica in carcere”, attività volte a diffondere la pratica musicale quale fondamentale strumento di formazione nell’educazione, anche sotto l’aspetto rieducativo. Il primo intervento è rappresentato dalla donazione del materiale e strumenti per allestire le sale di musica nei vari istituti carcerari. Successivamente vengono offerte lezioni/percorsi/laboratori collettivi, per creare una realtà di gruppo, molto importante in un contesto spesso di contrasti e indifferenza. Ragazzi diversi, anche per provenienza etnica, capiscono, in questa dimensione, che il linguaggio della musica è universale, senza barriere e pregiudizi. E nel gruppo, si impara anche ad ascoltare i compagni, e a rispettare i tempi degli altri. Avendo, poi, la possibilità di accedere alla sala musica durante la settimana per esercitarsi sullo strumento, solitamente il “più esperto” si mette a disposizione dei compagni per aiutarli nello studio.


La storia del progetto

2010

La Fondazione inizia la collaborazione con la Casa di Reclusione di Bollate allestendo la sala musica del quarto reparto maschile, tramite la donazione di strumenti musicali (grazie a Mogar Music e Roland). 

2011

La Fondazione, attuando il paradigma di recupero al disagio e al percorso riabilitativo attraverso la pratica musicale, avvia l’offerta di corsi collettivi di musica con cadenza settimanale per i detenuti (iniziando con lezioni di pianoforte). 

Queste le parole di Carlo, uno degli “studenti”:

“La musica è un modo per uscire da un vissuto difficile ed entrare in punta di piedi in una realtà che ti fa star bene. Sentir uscire dalle proprie mani un suono gradevole è una soddisfazione per pochi ed è per questo che ci chiediamo perché non sia possibile portare all’interno di tutte le carceri un’attività che aiuti a conoscersi meglio e a migliorare la propria persona. La cosa bella poi è di avere la possibilità di condividere con i compagni questi momenti, aiutandoci anche tra di noi nello studio.”

2015

Grazie al progetto e alla collaborazione con associazione Suoni Sonori e Mogar Music vengono donati alcuni strumenti per rinnovare la sala di musica dell’Istituto Penale Minorile “Beccaria” di Milano. 

2021 – 2022

Il progetto, grazie all’autorevole collaborazione con Milano Musica ed al sostegno di Fondazione di Comunità di Milano entra prima nell’Istituto Penale Minorile “Beccaria”, poi nell’Istituto Penitenziario San Vittore di Milano, dove si attivano laboratori di musica e di percussioni, studiati per essere adeguati alle peculiarità delle strutture e dei detenuti. 

2023

Il progetto amplia le attività, grazie all’intervento di responsabilità sociale d’impresa di Mitsubishi Electric Europe B.V. – Filiale italiana, con un maggiore coinvolgimento di detenuti partecipanti attraverso:

  • Lezioni collettive di strumento al Carcere di Bollate e al Carcere di San Vittore
  • Organizzazione della Settimana della Musica, laboratorio dedicato alle percussioni, all’Istituto penale minorile Beccaria
  • Realizzazione di concerti in carcere con la partecipazione attiva dei detenuti-musicisti: a San Vittore saggi dei laboratori di percussioni; a Bollate concerti della band Freedom Sounds
  • Partecipazione gratuita dei detenuti del carcere di Bollate, e dei loro familiari, al Festival Milano Musica
  • Riqualificazione (tra cui fornitura di condizionatori da parte di Mitsubishi Electric Europe B.V. – Filiale italiana), introduzione di nuovi strumenti musicali e valorizzazione delle attività nella Sala Musica del Carcere di Bollate

Si ringraziano per il sostegno:

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