La storia di Casa Monzino inizia nella seconda metà del XVIII secolo. Due etichette, ancora inedite nel panorama degli studi sulla storia della liuteria e degli albori della famiglia Monzino, ci suggeriscono i primi passi dell’attività di Antonio I: la prima ritrovata in una mandola bassa, databile agli anni ’60 del Settecento, ci testimonia di una bottega nella zona di Porta Orientale della città ― corrispondente all’odierna Porta Venezia e in particolare alla moderna via di San Pietro all’Orto ― posta dirimpetto all’Vomo di Pietra; la seconda, riportata in un repertorio storiografico sulla liuteria del 1913, ci racconta di una bottega in Contrada dei Pennacchiari ossia nella zona dell’odierna via Torino.”
Antonio Monzino I (17??-1800) nel 1767 si stabilì in Contrada della Dogana all’insegna della Sirena n. 4037. “Fabbricatore di Istrumenti e corde armoniche” geniale e instancabile, ma anche importatore e rivenditore di tutto ciò che era necessario ai musicisti, nonché editore, Antonio I Monzino aveva già in se tutti i tratti peculiari di una storia che arriva fino ai nostri giorni.
Durante la gestione del figlio Giacomo Antonio Monzino II (1776-1854) l’iniziale attività artigianale viene integrata con il commercio di corde, accessori e strumenti antichi. La Casa diviene fornitrice di importanti Istituzioni milanesi. Maestro di violino e chitarra nonché compositore, Giacomo Antonio ha contatti con valenti musicisti dell’epoca, tra cui Niccolò Paganini e avvia l’attività di editoria musicale.
Con Antonio Monzino III (1800-1872) la famiglia vive da protagonista gli avvenimenti delle Cinque Giornate di Milano e consolida e sviluppa l’attività tramandata dall’Avo paterno.
Antonio Giacomo Monzino IV (1847-1929) introduce moderne macchine operatrici per la lavorazione del legno e la fabbricazione delle corde armoniche fasciate continuando nella tradizione della liuteria con i migliori artisti italiani dell’epoca, come i fratelli Antoniazzi, Romeo e Riccardo ma anche Erminio Farina, Severino Riva, Ambrogio Sironi e Luigi Galimberti che formeranno sotto la loro guida molti giovani-destinati a diventare tutti grandi liutai. Costituisce inoltre il “Circolo dei Mandolinisti” e continua con successo l’attività nel settore editoriale, occupandosi sapientemente dell’attività culturale milanese e nazionale.
Antonio Monzino V (1885-1918) collabora fattivamente all’impresa familiare ma purtroppo muore giovanissimo, a soli 32 anni, per una malattia contratta in guerra.
Con Antonio Carlo Monzino VI (1909-2004) si attua la diversificazione che i tempi richiedevano attraverso l’integrazione dell’attività artigianale con l’importazione e la commercializzazione di una vasta gamma di strumenti italiani ed esteri tra i marchi più prestigiosi.
Antonio Monzino VII (1938) raccoglie l’eredità commerciale, moltiplicando le attività del Gruppo e ideale della Famiglia, credendo nella musica quale componente essenziale di un’armoniosa crescita culturale. Costituisce a tale scopo la Fondazione Antonio Carlo Monzino, per la diffusione dell’educazione attraverso la musica: missione questa in cui si riconoscono anchei fratelli Vittoria, Carla, Alberto e Margherita.